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Il nuovo volto della casa moderna, tra tendenze di arredo e stili di vita in divenire scopri le soluzioni per abitare di Doimo
“I colori hanno un grosso impatto sull’emotivo”: lo diceva il famoso pittore Henri-Emile Matisse ed è più che mai vero quest’anno, in cui la gamma cromatica di tendenza per l’arredo e le pareti della casa moderna è composta da una palette che riflette la ricerca di stabilità e il desiderio di portare la natura dentro le mura domestiche. La casa ha assunto un nuovo ruolo, è diventata un rifugio, un luogo in cui cercare intimità e sollievo, rigenerandosi da ogni punto di vista nonostante le mille difficoltà; un microcosmo da vivere con una maggiore e più profonda consapevolezza. Da Pantone Color Institute i due colori per il 2021 sono Illuminating e Ultimate Gray. Il primo è un giallo vivace e al contempo caldo, che fa venire in mente il sole e mette di buonumore. L’altro è un grigio raffinato ma deciso, che richiama invece alcuni elementi naturali (per esempio le pietre e i ciottoli) e quindi suggerisce un’idea di familiarità, solidità. Entrambi, dunque, accendono sensazioni positive. Ed entrambi possono caratterizzare sia i rivestimenti dei vari ambienti che mobili e complementi d’arredo.
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Sikkens, invece, ha eletto colore del 2021 il Brave Ground (traduzione “terreno coraggioso”), una tonalità calda, naturale ed equilibrata che ricorda la Terra e mira ad essere di aiuto nel superamento di questa fase di destabilizzazione e nella ricerca di nuovi slanci. Un’altra tonalità di tendenza è il Blu Navy, una gradazione di blu piuttosto scura, che esercita un effetto tranquillizzante e dona alle stanze un tocco di moderna raffinatezza. Perfetta per le pareti ma anche per i rivestimenti di divani e poltrone. Nella scena progettuale dell’interior design hanno fatto il loro ingresso anche il Mint Green, il Nocciola-Vaniglia e l’Oro-bronzo: perché la connessione con la natura, oggi più che mai, non può che far bene alla mente e allo spirito.
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Quello minimalista continua a riscuotere grande successo, quello industriale è in ascesa, quello shabby non perde fascino. Ma quali sono, invece, gli stili di arredamento più nuovi per le case moderne che catturano l’attenzione anche degli italiani? Passiamoli in rassegna.
Granny significa “nonna”, eppure questo stile sta conquistando soprattutto i più giovani. Gli elementi irrinunciabili sono i tessuti e le carte da parati con stampe floreali retrò, le lampade da tavolo dalle forme arrotondate, le poltroncine imbottite, gli specchi con cornice, le cassapanche, il tavolo e le sedie in legno. Sì, tutto ciò che fa pensare alle case di una volta. Però ci sono sempre tocchi moderni che sdrammatizzano e compensano; per esempio un grande quadro astratto, una lampada a sospensione di design, un tavolino squadrato e minimal.
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E poi ecco gli arredi cannage, che sembravano definitivamente tramontati e invece stanno tornando di moda. Sono realizzati intrecciando le canne di rattan; può trattarsi di sedie ma anche ante di armadi e credenze, testiere di letti, separé. Contibuiscono a creare atmosfere un po’ rustiche e un po’ boho chic. L’impatto visivo è degno di nota.
L’emergenza Coronavirus e i lockdown prolungati hanno costretto i più giovani di casa, bambini e adolescenti soprattutto, a trascorrere molto più tempo in casa. Mai come nell’ultimo anno e mezzo la cameretta è stata il loro universo privato. Ecco, proprio questo particolare periodo storico ci ha insegnato quanto importante sia progettare correttamente lo spazio junior, suddividendolo in aree e funzioni: quella riservata allo studio, la zona riposo e quella per il gioco, o comunque il tempo libero. Quest’ultima dovrebbe coincidere semplicemente col centro della stanza, da lasciare rigorosamente libero. Che si tratti di bambole, robot, costruzioni, giochi di società o dell’occorrente per dedicarsi agli hobby, è importante disporre di un’area in cui muoversi liberamente. Così come è importante la presenza di elementi di arredo che aiutino a mantenere l’ordine senza difficoltà.
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Armadi e cassetti sono necessari ma non bastano, occorrono anche altre soluzioni strategiche: per esempio i pouf contenitori o le scalette che portano al letto superiore di eventuali soppalchi e fungano anche da vani in cui riporre i più svariati oggetti. Se, come accade negli appartamenti di molti di noi, lo spazio non è generoso, occorre optare per soluzioni salvaspazio, come i soppalchi, gli armadi a ponte, le composizioni con letti a castello, letti a scomparsa e quelli con contenitore, fino alle scrivanie ribaltabili o a scomparsa.
La tendenza è emersa qualche anno fa, col tempo si è rafforzata ed è oggi diventata praticamente un must: parliamo dell’integrazione della cucina nel living. Cioè della progettazione di un unico ambiente ampio e multifunzione all’interno delle case moderne, nel quale dedicarsi a differenti attività.
Si cucina, si consumano i pasti, si guarda la tv, ci si dedica al relax, si lavora e si gioca; stando comunque insieme a familiari e ospiti, approfittando di qualsiasi occasione per godere del piacere della convivialità. In più, proprio questa nuova concezione della zona giorno si traduce nella massima valorizzazione degli spazi e della luce naturale, oltre che in un senso di ariosità che fa bene allo spirito e regala un impatto visivo-estetico molto gradevole. L’assenza di pareti, però, non significa che non debbano esserci elementi divisori. Anzi, la scansione dello spazio è necessaria e può essere realizzata in modi differenti. Il più gettonato coincide con la scelta di una cucina con isola o penisola: proprio tali soluzioni progettuali, infatti, separano egregiamente la zona operativa dalla zona dining offrendo al contempo superfici di appoggio aggiuntive.
Ma anche i divani e le poltrone posizionati strategicamente, i tappeti, le piante, le madie, le librerie bifacciali e le credenze sono ottimi modi per raggiungere il suddetto scopo. Si aggiungono i pannelli in cartongesso, le pareti mobili e le porte in vetro scorrevoli. Queste ultime, in particolare, separano e uniscono all’insegna di un’eleganza raffinata, moderna e discreta. Senza togliere luminosità.
Vai alle soluzioni di stile
Il primo lockdown dopo il Covid e le successive fasi caratterizzate da restrizioni e limitazioni hanno contribuito, per certi versi, a sdoganare definitivamente lo smart working. Ormai è chiaro: sono numerose le aziende che continueranno a optare per tale modalità operativa anche a prescindere dalla crisi sanitaria. Ciò comporta, per i lavoratori, la necessità di organizzare l’home office, cioè una postazione ad hoc fra le pareti domestiche. Non occorre molto: una scrivania, una sedia ergonomica, ripiani e cassettiere o librerie che consentano di avere il necessario a portata di mano e tenerlo in ordine. Nella maggior parte dei casi, per quanto riguarda la collocazione la scelta ricade sul living, sia perché è l’ambiente più ampio della casa, sia in virtù della sua multifunzionalità. Il consiglio è quello di individuare un punto sufficientemente distante dalla zona cucina e dalla tv, in modo da non essere infastiditi da odori sprigionati durante i processi di cottura e ridurre il più possibile i rumori.
Dividi gli spazi con stile
La camera da letto, l’eventuale stanza degli ospiti o il sottoscala; anche il corridoio, se l’estensione e la configurazione lo consentono. C’è un buon grado di libertà, ma in tutti i casi è fondamentale che l’illuminazione risulti adeguata. Ci riferiamo in primis a quella naturale. Se manca, e magari bisogna ricorrere per tutto il tempo alle luci artificiali, il disagio è inevitabile. Si ricordi di posizionare la scrivania di fronte alla finestra o alla porta finestra, al limite accanto. Mai di spalle, altrimenti ci si ritrova a fare i conti con ombre e riflessi a dir poco fastidiosi. Da considerare le proposte salva spazio: dalle scrivanie sospese o a scomparsa alle scaffalature a tutta altezza.